DONNE E MAKE-UP: Come è cambiato il modo di truccarsi, un veloce viaggio nella storia

05/12/2016by Staff Leva

Le donne di tutte le epoche non si sono mai fatte mancare il make-up. Già nell’antica Roma le donne erano solite pitturarsi le labbra con colori a base di cinabro tendente al rosso e anche con colorazioni più particolari come oro e argento.

Passando poi al medioevo, invece, truccarsi era considerato come un peccato perché si pensava che cambiando il proprio aspetto nel Giorno del Giudizio il Signore non avrebbe riconosciuto la sua creatura.

Dalla figura esile e naturale del medioevo ci muoviamo verso quella dalle forme più arrotondate e con un colorito più roseo del Rinascimento; è questa l’epoca in cui si provano ricette-pozioni di bellezza e si comincia ad usare il metodo di distillazione per ottenere acque profumate e olii essenziali.

Con l’avvento del Barocco la moda impone un viso etereo e diafano ed è proprio per questo che si inizia ad utilizzare la cipria che era ancora un composto casalingo a base di pasta di mandorle.
In quel periodo veniva usato sia dagli uomini sia dalle donne anche il rossetto rosso che era chiamato fattibello; era composto da solfuro di mercurio, gomma arabica, cocciniglia e insetti schiacciati.

Si diffuse poi la moda dei nei che venivano disegnati in alcuni punti del viso e avevano un significato ben preciso; per esempio disegnato di fianco alla bocca voleva dire la baciatrice.

Nel Diciannovesimo secolo il make-up era associato alle prostitute e alle attrici ed era considerato volgare per cui la pelle doveva essere pallida e le labbra venivano tinte di rosso con del succo di barbabietola.

Negli Anni Venti del Novecento molte donne si ritrovarono a svolgere mansioni proprie degli uomini e l’attenzione al make-up passava in secondo piano; il taglio di capelli era alla garçonne e i vestiti erano corti perché quelli lunghi ingombravano durante i lavori.
La voglia di femminilità portò comunque la donna a truccarsi e curarsi in ogni piccolo dettaglio: la bocca a forma di cuore colorata di rosso diventò un simbolo di quegli anni. La pelle di porcellana fu sostituita da un colorito più sano e fu proprio Coco Chanel ad invitare le donne a lasciare a casa gli ombrellini, che fino a quel momento erano usati per ripararsi dal sole, e godere dei benefici raggi. Negli anni Venti  fu sempre Coco Chanel che invitò le donne di quel periodo ad utilizzare il mascara, fino a quel momento composto da vaselina e fuliggine.

Nel dopoguerra degli Anni Quaranta le donne si ritrovarono nuovamente a ricoprire ruoli maschili e poiché i soldi erano pochi si ritrovarono a prepararsi in casa i cosmetici: i petali di rosa e alcol davano vita ad un fard perfetto e il carbone veniva usato come ombretto.

Con gli Anni Sessanta si passò da un make-up focalizzato sulle labbra ad un altro che poneva l’attenzione sugli occhi: un gloss nude e iridescente sulle labbra e abbondante mascara e ciglia finte a sottolineare gli occhi.

Negli Anni Ottanta si ritorna ad enfatizzare le labbra prima con il rosso, poi con il fucsia per poi arrivare al color cioccolato. Le sopracciglia sottolineate, ispessite e le palpebre arricchite con colori fluo davano un effetto punk-rock.

Sulla donna moderna bisogna fare delle considerazioni più soggettive: è una donna più sicura di sé che si documenta sul web prima dell’acquisto, associa il make-up all’abbigliamento e richiede spesso il consiglio di un esperto.

Per questo abbiamo pensato di fare un regalo alle nostre clienti omaggiando un momento di relax con la make-up artist signora Martina Ottaviani, un’esperta truccatrice della linea LCN che ha studiato alla scuola di Cinecittà e truccato personaggi del cinema e dell’ambiente dello spettacolo.

Il 12 di Dicembre sarà disponibile per un trucco GRATUITO della durata di 20 minuti utilizzando la linea LCN i cui prodotti sono anallergici, privi di siliconi e parabeni e testati al nichel. Prenotati all’evento! Se gradita, ci sarà anche la possibilità di uno shooting professionale.

Per un appuntamento è possibile chiamare il numero 011 544.945, scrivere a info@farmacialeva.it o venire direttamente in Farmacia.

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Le informazioni contenute in questo articolo non devono in alcun modo sostituire il rapporto dottore-paziente; si raccomanda al contrario di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio od indicazione riportata.

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