IL GATTO: la diagnosi di Filariosi

03/03/2017by Staff Leva

La diagnosi di filariosi cardiopolmonare nel gatto può essere difficile non solo per i sintomi clinici, che a differenza del cane sono un po’ vaghi (difficoltà respiratoria, a volte vomito, morte improvvisa..), ma anche perché i test diagnostici per la ricerca di anticorpi o antigeni di Dirofilaria immitis nel gatto non funzionano.

Questo fatto era stato attribuito alla scarsa quantità di antigeni circolanti visto che nel gatto l’infezione è caratterizzata dalla presenza di poche filarie, spesso non completamente sviluppate o solo maschi.

I test non funzionano poiché nel sangue si formano immunocomplessi che non rendono disponibili sufficienti antigeni ed anticorpi circolanti. Ricercatori americani hanno dimostrato che basta inattivare questi immunocomplessi con il calore per avere test positivi anche nel gatto.

Basta quindi pretrattare i sieri di gatto a 103°C per 10 minuti, centrifugare il coagulo ed usarlo per il test. Fra l’altro questa procedura da buoni risultati anche nel cane, in quei casi (stimati in circa il 7%) caratterizzati da basso numero di filarie adulte.

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