Vaccini obbligatori: 5 risposte per chiarirci le idee

20/09/2017by Staff Leva
1) QUALI SONO I VACCINI OBBLIGATORI?

Il Decreto vaccini ha reso obbligatorie le seguenti vaccinazioni per i minori di età compresa tra zero e sedici anni:

  • Anti-difterica: ciclo di base 3 dosi nel primo anno di vita e richiamo a 6 anni (obbligatoria per i nati dal 2001)
  • Anti-poliomielite: ciclo di base 3 dosi nel primo anno di vita e richiamo a 6 anni (obbligatoria per i nati dal 2001)
  • Anti-tetanica: ciclo di base 3 dosi nel primo anno di vita e richiamo a 6 anni (obbligatoria per i nati dal 2001)
  • Anti-epatite virale B: 3 dosi nel primo anno di vita (obbligatoria per i nati dal 2001)
  • Anti-pertosse: ciclo di base 3 dosi nel primo anno di vita e richiamo a 6 anni (obbligatoria per i nati dal 2001)
  • Anti-Haemophilus influenzae tipo b: 3 dosi nel primo anno di vita (obbligatoria per i nati dal 2001)
  • Anti-morbillo: 1° dose nel secondo anno di vita e 2° dose a 6 anni (obbligatoria per i nati dal 2001)
  • Anti-parotite: 1° dose nel secondo anno di vita e 2° dose a 6 anni (obbligatoria per i nati dal 2001)
  • Anti-rosolia: 1° dose nel secondo anno di vita e 2° dose a 6 anni (obbligatoria per i nati dal 2001)
  • Anti-varicella: 1° dose nel secondo anno di vita e 2° dose a 6 anni (obbligatoria per i nati dal 2017)

Sono, inoltre, indicate ad offerta attiva e gratuita, ma senza obbligo vaccinale, le vaccinazioni:

  • Anti-rotavirus: 2 o 3 dosi nel primo anno di vita, a seconda del tipo di vaccino (fortemente raccomandata per i nati a partire dal 2017)
  • Anti-pneumococcica: 3 dosi nel primo anno di vita (fortemente raccomandata per i nati a partire dal 2012)
  • Anti-meningococcica B: 3 o 4 dosi nel primo anno di vita, a seconda del mese di somministrazione della prima dose (fortemente raccomandata per i nati a partire dal 2017)
  • Anti-meningococcica C: 1° dose nel secondo anno di vita (fortemente raccomandata per i nati a partire dal 2012)
2) SOMMINISTRARE MOLTI VACCINI IN UNA SOLA VOLTA È PERICOLOSO?

Assolutamente NO! È stato scientificamente dimostrato che la somministrazione contemporanea di più vaccini ne aumenta l’efficacia poiché viene potenziata la risposta protettiva del sistema immunitario. Inoltre i vaccini combinati offrono l’enorme vantaggio di ridurre il numero di somministrazioni, dunque ridurre il rischio di eventi avversi legati alla somministrazione del vaccino (rossore, gonfiore, febbre…).

Ricordiamo che i vaccini obbligatori vengono suddivisi in:

– Vaccino combinato esavalente (poliomielite, difterite, tetano, epatite B, pertosse, haemophilus influenzae tipo b)
– Vaccino combinato tetravalente (morbillo, rosolia, parotite, varicella) o trivalente (morbillo, rosolia, parotite) per chi non deve ricevere l’anti-varicella.

3) PERCHÈ È IMPORTANTE VACCINARE IL PIÙ ALTO NUMERO POSSIBILE DI PERSONE?

L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) stabilisce al 95% la soglia di sicurezza minima per la copertura vaccinale. In Italia questa percentuale non viene raggiunta, mettendo, quindi, in crisi la così detta Immunità di gregge; questo concetto prevede che vaccinando un’elevata percentuale di individui si vada a proteggere anche coloro che non sono vaccinati.
Pensiamo, ad esempio, ad una classe scolastica all’interno della quale è presente un bambino malato, dunque immunocompromesso e impossibilitato a vaccinarsi. Se noi somministriamo il vaccino a tutti i suoi compagni non solo proteggiamo i diretti interessati, ma tuteliamo indirettamente anche il singolo soggetto rimasto scoperto; il patogeno si troverà la strada sbarrata dagli individui vaccinati e non riuscirà a diffondersi nemmeno nel bambino immunodepresso.

4) I VACCINI CAUSANO L’AUTISMO?

Oggi si è diffusa questa falsa credenza secondo la quale la vaccinazione, in particolare il vaccino contro il morbillo, la parotite e la rosolia, possa essere una delle cause di insorgenza dell’autismo.
Questa possibile associazione era stata ipotizzata da uno studio pubblicato nel 1998 dal dottor Wakelfild, conclusione che fu ritrattata qualche anno dimostrando che il medico aveva inventato i dati per interessi personali, costruendo così una vera e propria frode scientifica.
Ricordiamoci, anzi, che il vaccino contro il morbillo è molto importante in quanto il morbillo può portare a gravi complicanze come l’encefalite acuta.

5) PERCHÈ VACCINARSI CONTRO MALATTIE NON PERICOLOSE COME IL MORBILLO E LA VARICELLA?

Tutti noi abbiamo avuto a che fare con la varicella, una malattia considerata comunemente fastidiosa, ma certamente non dannosa. Errato.
La varicella, se contratta nei primi giorni di vita, può causare danni celebrali e polmoniti, nonché cerebellite. Idem il morbillo che in fase acuta può avere complicanze quali convulsioni febbrili, polmonite, otite, encefalite, ma che è anche in grado di portare, a distanza di anni dalla guarigione, a panencefalite subacuta sclerosante (PESS).

Grazie ai vaccini sono stati fatti grandi passi avanti e abbiamo potuto dimenticare malattie come la poliomielite e il vaiolo.
Non facciamo passi indietro a causa della disinformazione…informiamoci e vacciniamoci!

Serena Castelli
© Farmacia Leva 2017 – Tutti i diritti riservati

Le informazioni contenute in questo articolo non devono in alcun modo sostituire il rapporto dottore-paziente; si raccomanda al contrario di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio od indicazione riportata.

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